Gomorra.

Torno da piazzetta Bagnasco, una zona “in” (innissima direi!) della Città…Purtroppo “in” non è sinonimo di “civile” e, ahimè, ricchezza non è sinonimo di educazione…Non voglio certo generalizzare, non è da me, ma una cosa è certa: i prospetti di quei palazzi antichi, affacciati su uno dei salottini della Città, avevano una nota stonata…I motori dei condizionatori. Tanti, brutti, aggressivi. Ma non è tanto l’aspetto disadorno a destarmi perplessità.
Nonostante la luce gialla delle lampade ad incandescenza filtrata dalle eleganti persiane di legno verde, chiuse per preservare la fresca temperatura, non riuscivo ad immaginare una donna od un uomo di classe dietro quelle persiane…
Un uomo o una donna di classe non avrebbero mai lasciato stillare senza sosta l’acqua distillata prodotta dal climatizzatore dal secondo o dal terzo piano, senza raccoglierla in un recipiente, senza curarsi di non infastidire i passanti! Solo un cafone può farlo!
Ad ogni modo, io&Andre siamo stati lì sta sera perchè un gruppo di ragazzi hanno scelto di vivere la vita scommettendo fino in fondo, lavorando fino a sudare…Sono i ragazzi di Libera. Liberaterra…Ne avrete di sicuro sentito parlare…Sta sera, in una specie di laboratorio itinerante, hanno proposto “Liberocinema in Liberaterra”, una rassegna di film contro le mafie (di ogni tipo) in giro per la Sicilia, da Palermo a Corleone, da Cinisi a Monreale…(E non solo per la Sicilia, ieri sera erano stati in Puglia).
Avevano un proiettore fantastico, come quello dei cinema di una volta, che spero domani di fotografare per voi, hanno proiettato Gomorra.
E’ un film deciso, fotografico, tangibile di quello che la camorra è (ed è stata) nell’immediato, nel concreto.
La scelta di leggere prima il libro non la rimpiango affatto, anzi credo sia la più giusta. Il film non è un fedele documento visivo delle pagine del libro, molte sfumature non le avrei colte altrimenti.
Mi ha lasciato un sapore di speranza in più rispetto al libro, questo si, è il suo più grande merito.
Mi piacerebbe fosse solo un film, fosse solo un libro…

4 Comments

  1. Daniele

    9 Settembre 2008 at 11:02

    CHISTA E’ AGNIURANZA (=questa è l’ignoranza!)…avrebbe detto una volta qualcuna a qualcuno, e forse, mutatis mutandi, frase che ben si confà a ciò che i tuoi occhi e le tue parole hanno descritto!Chiedo enormemente venia per la noncuranza riguardo alla serata di ieri: l’ho proprio dimenticato (a che serviranno, poi, le 2 agende che porto sempre dietro?)e non ti nascondo che avrei partecipato con piacere a questa bella iniziativa. Speriamo di rifarci presto!!!!
    E comunque VIVA IL CARO VECCHIO VENTILATORE A PALA ca fa cchiu cavuru che altro (=che produce più calore che altro!):-)

  2. Peppe

    9 Settembre 2008 at 18:46

    Avrei voluto esserci ma ho fatto la notte a lavoro. A parte che non ho ancora visto il film, credo che vederlo ieri tutti insieme dava al film un’altro significato. Spero per una prossima volta. Ciao

  3. dudu

    10 Settembre 2008 at 12:39

    @dan: “sì un mancia pani scurdatu!!” (untranslatable!), non mi bidonare per ESPANA, però! Ho bisogno della mia personale guida di storia dell’arte! Intesi?

    @peppe: e già, è stata proprio una bella occasione per uno scossone, ed una risposta anche, della cittadinanza! piccoli passi, ma passi! ti rifarai alla prossima! PS ma che lavoro fai? Immagino sia dura la notte! Anche io per un pò ho lavorato di notte (nessuno spiritoso faccia allusioni, eh!! =D)

  4. Peppe

    11 Settembre 2008 at 15:39

    Io lavoro come educatore in una Comunità per minori a rischio. Chiaramente fra i turni ci tocca anche fare le notti. 🙂
    Faticoso ma divertente. 😀

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