Google, internet e libertà.

Ci troviamo di fronte a un dilemma antico: ‘poiché libertà di pensiero può trasformarsi in uno strumento aggressivo, la limitiamo’.
Stefano Rodotà, ex garante per la privacy.

‘Il principio fondamentale della libertà di internet è vitale per le democrazie che riconoscono il valore della libertà di espressione e viene tutelato da quanti hanno a cuore tale valore’.
David Thorne, ambasciatore americano a Roma

Internet libero è un diritto umano inalienabile che va tutelato nelle società libere. In tutte le nazioni è necessario prestare grande attenzione agli abusi; tuttavia, eventuale materiale offensivo non deve diventare una scusa per violare questo diritto fondamentale’.
Hillary Clinton, Segretario di Stato.

‘Pur riconoscendo la natura biasimevole del materiale, non siamo d’accordo sul fatto che la responsabilità preventiva dei contenuti caricati dagli utenti ricada sugli internet service provider’.
David Thorne, ambasciatore americano a Roma.

‘La tutela della persona umana deve prevalere sulla logica di impresa’.
Procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e pm Francesco Cajani.

Sono ansiosa di leggere la motivazione della sentenza che condanna tre dirigenti Google per violazione della legge sulla privacy, sono ansiosa di scoprire a quale categoria giuridica è stata ricondotta, per analogia, la fattispecie, sono ansiosa di vedere la nostra nazione ratificare un ‘Internet Bill of Rights‘…
Significherà ulteriore civiltà per la nostra nazione!
Non vorrei che la logica del giudizio sia stata quella ‘d’impresa’ [cioè, Google ha fatto soldi con quel video, Google ne era per ciò stesso responsabile e doveva vigilare sul contenuto] punto e basta, magari frutto di una valutazione un pò ‘attempata‘…

‘Condannando i dirigenti di Google non abbiamo eliminato problema: se c’è una febbre sociale non la eliminiamo rompendo il termometro. Queste manifestazioni orribili ci segnalano un virus nella società che richiede adeguata attenzione e non si risolve solo con gli interventi della magistratura’.
Stefano Rodotà.

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