La surf-filosofia

Sarà che ieri il mare era fantastico (e oggi ne porto i rossi segni!), sarà che io&il mare siamo un binomio, sarà che dove c’è mare c’è casa
Più sento l’odore del mare, più credo fermamente che la mia filosofia di vita sia quella del surfer!
Ormai da anni lo credo!
(Se solo avessi una tavola di legno tutta mia, la capacità di cavalcare le onde e un Oceano a portata di mano…)

“Nel surf c’è molto più che non soltanto il surf, è sempre stato facile intuirlo. Soltanto i più superficiali possono non accorgersi dell’aura quasi `mistica` che ammanta l’avventurosa relazione fra un uomo con quella sua lunga tavola e l’oceano con le sue maestose onde. Con la potenza vitale dei suoi riti, con le sue storie leggendarie, la ricerca dell’onda perfetta è largamente interpretata come metafora dell’illuminazione ed è ormai entrata fra le grandi mitologie contemporanee, versione californiana degli antichi cavalieri in missione per la conquista del Graal.”

Adoro questo pezzo del mio amico Bolelli, più pop di così!!

Il surf è azione adrenalinica e modello di conoscenza insieme… Se ci rifletti è la vita mia, caro blog!
Il prototipo del surfer è un modello vincente! Basta sceglierlo e concentrare le energie!
(Stiamo davvero arrivando lontano con le sole nostre energie e mi piace urlarlo! Non c’ha mai regalato niente nessuno e noi siamo qui, dritti e cazzuti!)
I surfisti sono persone disposte a rischiare, a mettersi in gioco col coraggio di sfidare l’Oceano, di non rimandare, di fare!

“Perché in un mondo dinamico, mutevole, un mondo dove l’idea stessa di stabilità appare sempre più impraticabile, chi se non il surfer può aiutarci a familiarizzare con l’instabilità, con il naturale movimento delle cose? Quello che il surf ci può insegnare è una conoscenza istantanea, dove si incontrano da una parte l’eterno flusso delle correnti e delle onde e dall’altra l’incertezza del qui e ora: una conoscenza che non può essere analiticamente distaccata, che non puoi sperimentare dall’esterno, perché nasce dalla fusione dinamica fra il tuo corpo e l’onda.
Oggi che tutte le vecchie categorie –ideologiche, politiche, economiche, sociali, culturali, mentali- si rivelano assolutamente inservibili, troppo parziali per un mondo che si è irresistibilmente fatto connesso e globale, oggi che davvero ci troviamo in mare aperto e agitato dove si può navigare soltanto a vista e ci dobbiamo fare da noi le nostre mappe ed essere la bussola di noi stessi, ecco, oggi anche una pratica fatta di spiagge, tavole, tubi d’acqua, improvvisi attimi di sublime equilibrio nel mezzo di rischiosi squilibri, può trasmetterci una sua preziosa, profonda saggezza.”

E’ il filosofo del mio cuore Franco Bolelli! 🙂

E io mi faccio le mie mappe! E concentro le mie forze per tenere gli aghi lontani dal magnetismo…verso il mio sublime equilibrio!

1 Comment

  1. Iniziamo da qui! - vulcanodelsud

    13 Agosto 2017 at 20:12

    […] Non ho tutto chiaro, anzi, di chiaro ho molto poco, ma io sono fatta così, non mi serve che tutto sia pianificato, io adoro gli spruzzi in faccia quando affronto le onde! Io surfo! […]

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